venerdì 17 febbraio 2012

Pattinson in Bel Ami seduce il festival di Berlino e non solo...

Notizie dal sito Rai Cinema che ricordiamo è il distributore italiano insieme con la 01 di Bel Ami nel nostro paese.

di Cristiana Paternò / Cinecittà News
È prodotto da Uberto Pasolini (The Full Monty) in collaborazione con Rai Cinema che lo distribuirà con 01 in Italia, Bel Ami, il film di Decan Donnellan e Nick Ormerod che la Berlinale propone fuori concorso quasi in chiusura del festival, che si conclude domani sera con la consegna dell’Orso d’oro e degli altri premi. Protagonista di Bel Ami è l’osannato vampiro di Twilight Robert Pattinson, anche qui assediato dalle fans benché in versione cranio rasato. Lui non smentisce un possibile seguito della saga: Edward Cullen potrebbe proseguire la sua carriera, anche se ormai il bel Robert è un po’ troppo vecchio con i suoi 25 anni. Comunque Stephanie Meyers sta scrivendo ancora e dopo Breaking Dawn potremmo vederne delle belle. Il divo non si tirerà indietro. Pur non rinunciando alla sorgente della sua popolarità, l’attore britannico ha affrontato il famoso romanzo di Guy de Maupassant (1885) con convinzione.
Sembrava dipinto per lui il fascinoso e contemporaneamente respingente personaggio di Georges Duroy, giovane provinciale povero in canna che, reduce da due anni di ferma in Algeria, approda a Parigi animato da un’ambizione smodata. Non è troppo intelligente, per niente colto, non sa neanche tenere in mano la forchetta giusta quando va a una cena elegante, ma è bello e seducente, oltre che fortunato, e capisce ben presto che le donne in quell’ambiente, fatto di salotti, confidenze e adulteri, sono la vera chiave del potere. “Sente – come dice Pattinson – di avere diritto alla ricchezza nonostante i suoi poveri natali”. Eccolo dunque amante di donne sposate a politici, editori e giornalisti. Ed ecco le eroine del film. Uma Thurman è la spregiudicata e libera Madeleine, che fa decollare la sua carriera di giornalista scrivendo in sua vece gli articoli che il foglio politico “La Vie Francaise” usa per le sue campagne. Lui la sposerà non appena rimasta vedova accettando che continui a frequentare un aristocratico che da sempre è il suo amante. Christina Ricci è la dolce Clotilde, quella che meglio arriverà a comprendere Georges e ad amarlo nonostante tutto.
Per l’attrice americana numerose scene di amplessi con Pattinson che, secondo quanto ha dichiarato, bacia benissimo, anche se sul set, con tutta quella gente intorno “non c’era ombra di romanticismo”. Infine Kristin Scott Thomas, la sprovveduta sentimentalmente Madame Rousset, pronta a comprare il suo giovane amore a suon di biglietti di banca spiando le speculazioni finanziarie del marito per favorire l’amante. “E’ un mondo corrotto retto da un governo corrotto che, sostenuto da media corrotti, tenta di conquistare un paese arabo apparentemente per motivi nobili ma in realtà per arraffare le sue ricchezze… Vi ricorda qualcosa?”, dice Declan Donnellan, uno dei due registi con Nick Ormerod (esordienti ultracinquantenni, vengono entrambi dal teatro, il secondo è essenzialmente uno scenografo). Insiste Donnellan: “Mi interessa la Parigi di oggi, non quella di ieri. C’è un forte legame con l’attualità e attraverso questo romanzo si possono dire cose molto sottili, del resto quando Uberto Pasolini ci ha proposto il film, stavo pensando a una versione di Bel Ami per il palcoscenico”.
L’altra cosa particolarmente moderna, secondo i due registi, è mostrare come qualcuno possa arrivare al successo senza avere alcun particolare talento: “La sua unica dote è la sfrenata voglia di arrivare. Immerso dentro un ambiente di squali diventa uno squalo anche lui”. Pattinson paragona giustamente questo tipo popolarità a quella di una star da reality show. “Georges Duroy cerca di guadagnare denaro senza fare molto. Quando ho letto sceneggiatura di Rachel Bennette, ero ancora più giovane, forse meno maturo, ma mi ha colpito il fatto che erano gli altri a dare energia al personaggio, a portarlo su. Anch’io all’inizio ero un po’ così, avevo bisogno di qualcuno che mi ispirasse”. Magari la sua popolarità spingerà qualche fan di Twilight a leggere il romanzo di Maupassant. “Beh, non so se Bel Ami riuscirà ad arrivare a quel tipo di pubblico, ma sicuramente i giovani avrebbero molto da imparare da questo film e lo dico senza voler essere arrogante”, commenta Pattinson. Suo prossimo impegno, in attesa di notizie certe su Twilight, è Cosmopolis di David Cronenberg dove avrà un ruolo originariamente destinato a Colin Farrell.
Source Rai Cinema

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